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Siamo orgogliosi di essere tra le 10 realtà lombarde ad aver ricevuto oggi il premio “Parità Virtuosa” ideato dal Consiglio per le Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia per aver applicato sistemi e tutele innovative in tema di welfare aziendale.

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Il nostro commento
A nome della cooperativa K-Pax, ritiriamo con soddisfazione il premio che oggi ci viene conferito.

Laddove manchino (e spesso mancano) le politiche sociali a sostegno della famiglia, sta alle imprese lungimiranti adottare un assetto che promuova e pretenda la piena ed effettiva parità di accesso non soltanto all’occupazione, ma anche agli avanzamenti carrieristici e salariali, tra donne, uomini e lavoratori fragili. Flessibilità, welfare aziendale, centralità e dignità di chi lavora sono i punti cardine intorno a cui immaginare il volto delle aziende di domani: è infatti obsoleto considerare le politiche di bilanciamento come misure a esclusiva tutela delle donne. Crediamo, piuttosto, in politiche a tutela della genitorialità: condivisa e corresponsabile.

La vera rivoluzione è, prima di tutto, culturale: certamente le misure di welfare e il rigoroso controllo del mantenimento dell’equità occupazionale tra dipendenti donne e dipendenti uomini sono le azioni che caratterizzano le imprese virtuose, impegnate nella pratica a sostenere genitorialità e famiglia. Ma prima di qualsiasi misura di sostegno, essenziale è estendere al maggior numero di donne possibile gli strumenti per poter lavorare: senza indipendenza economica, non c’è libertà. E’ un assunto tanto semplice quanto imprescindibile. Per questo, a fianco alle buone pratiche a sostegno del bilanciamento tra lavoro e vita privata, siamo impegnati a promuovere costantemente progetti di alfabetizzazione, formazione linguistica e culturale delle donne di origine straniera o, in generale, in condizione di marginalità e fragilità.

In una società sempre più multiculturale e multietnica in cui ancora, purtroppo, il tasso di scolarizzazione e occupazione delle donne risulta inferiore alla media europea, la solidarietà e la diffusione dei nostri traguardi al maggior numero di donne esterne alla nostra realtà produttiva, ma non al nostro tessuto comunitario, è un atto di urgente obbligo morale. Siamo particolarmente grati e orgogliosi che l’impegno profuso in tal senso ci sia valso il prestigioso riconoscimento di oggi. A breve partirà, infatti, un secondo progetto sulla scolarizzazione e la formazione delle donne di lingua e origine straniera, finanziato da Fondazione Comunità Bresciana e realizzato con l’ausilio di preziose collaborazioni del territorio.
Ringraziando ancora il Consiglio di Parità di Regione Lombardia, rinnoviamo dunque il nostro impegno a praticare un modello d’impresa e società fondato su solidarietà, equità e merito, come condizioni essenziali per l’innovazione, lo sviluppo e l’eccellenza.

Grazie!!

#ParitàVirtuosa #PariOpportunità

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