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MITHA

Il progetto MITHA, conclusosi nel 2022, si inserisce a pieno titolo all’interno della più vasta progettualità portata avanti con EPIC (European Platform of Integrating Cities), finanziata attraverso l’Asylum, Migration and Integration Fund dell’Unione Europea. Gli obiettivi specifici che MITHA intende raggiungere sul territorio bresciano sono pertanto da considerare come parte di una più amplia campagna internazionale il cui focus precipuo è realizzare uno scambio di metodi, competenze e buone pratiche tra autorità locali, realtà e associazioni impegnate in tema di politiche per l’integrazione dei cpt (cittadini di paesi terzi).

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Il progetto MITHA opera in sinergia con altri progetti del Comune di Brescia che vogliono contribuire a migliorare il modo in cui viene vissuta la “tematica dell’abitare” in città, in particolar modo con il progetto Mè Kà – Agenzia per la Casa.

LINEE GUIDA E OBIETTIVI
Lo scambio di conoscenza e la prospettiva della peer-education fanno quindi da volano alle relazioni che si instaurano fra i vari partner europei coinvolti. Proprio il confronto e lo scambio di idee fanno sì che sia possibile concretizzare MITHA. Traguardo di questa campagna è quello di operare per
decostruire biunivocamente i pregiudizi in tema di migrazione e migranti. Nella fattispecie si intende attuare un’opera concreta di debunking che possa confutare tanto le “miscredenze” e le idee stereotipate che i cittadini bresciani hanno sui migranti tanto quelle che, a loro volta, i cittadini con un background migratorio hanno nei confronti della popolazione autoctona. Ecco perché la conoscenza si fa metaforicamente chiave utile a ridurre le paure nei confronti dell’“altro” e aiuta a percepirlo non solo come problema ma come potenziale risorsa. Altro scopo della campagna è quello di riavvicinare la comunità tutta dopo il difficile periodo pandemico che ha messo a dura prova la tenuta dei legami sociali territoriali.

 

FOCUS BRESCIANO
Per raggiungere questi obiettivi sono state progettate delle
azioni specifiche nei quartieri di Borgo Trento e Don Bosco/Via Corsica:

1. Una campagna di contronarrazione da realizzare tramite la produzione di materiale cartaceo e digitale (flyer, poster, affissioni e campagne social) da diffondere in alcuni punti strategici della città (metro, autobus, strade, punti comunità, parrocchie dei quartieri selezionati, gruppi Facebook, canali Youtube, etc…). La campagna avrà il titolo “Meglio Vicini” e si svilupperà per tutta l’estate e parte dell’autunno.

2. Una serie di interviste semi-strutturate e focus-groups da realizzare in due quartieri bresciani selezionati per alcune specificità che presentano in tema di immigrazione e convivenza multietnica.

a. Le interviste sono pensate sul tema dell’abitare per l’alto potenziale di conflittualità che questo tema genera. La casa è infatti il luogo dove, grazie all’intimità delle mura, l’alterità si materializza attraverso usi e costumi che spesso sono poco visibili e generano immaginari negativi. Queste idee stereotipate rischiano di ridurre le possibilità di trovare un’abitazione per le famiglie straniere. L’obiettivo è indagare, in questo contesto, quali siano le strategie vincenti.

b. I focus-groups sono stati pensati per tematizzare e valutare le strategie positive, le “buone pratiche” che hanno permesso di conseguire una buona convivenza sociale dal punto di vista abitativo.

3. Attività laboratoriali sui temi della ricerca casa e gestione della stessa, orientate alla promozione dell’incontro con l’altro e alla generazione di relazioni significative fra i partecipanti, in un’ottica di auto mutuo aiuto volto alla creazione di una comunità attiva, generatrice di idee e propositiva. L’obiettivo è approfondire, attraverso l’incontro, la conoscenza specifica di questo oggetto chiamato “Altro” per trasformarlo in soggetto conosciuto. Processo che comporta il dover affrontare alcuni ostacoli pragmatici che concorrono a renderlo “Altro da me” e richiede di elaborare strategie utili a superare le difficoltà e ridurre la paura attraverso la conoscenza del vicino a me.


Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo.

Tahar Ben Jelloun

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