0364321365 (Breno) - 0307821474 (Brescia) info@k-pax.eu

Diritto alla fuga e dovere di accoglienza.

Non clandestini ma RICHIEDENTI ASILO. Sono coloro che vengono soccorsi nelle acque del Mediterraneo, che vengono accolti nei centri di prima accoglienza a Lampedusa ed in Sicilia, per poi essere trasferiti nelle diverse Regioni/Province Italiane in attesa di sapere se avranno diritto alla protezione internazionale oppure no. Diverse realtà dell’informazione nazionale e internazionale RAI UNO (da un’ora e tre minuti)ARTE.TVLE MONDE hanno recentemente presentato la micro-accoglienza come modello positivo da promuovere

MANIPOLAZIONE COMUNICATIVA E SPECULAZIONE POLITICA portano ad utilizzare termini come: EMERGENZA per descrivere un fenomeno che è in atto dal 2011; INVASIONE quando in Lombardia i profughi sono lo 0,066% in rapporto alla popolazione; SCIACALLAGGIO quando l’immigrazione viene trattata come risorsa. 

Per questo motivo la Cooperativa K-Pax pubblica il seguente COMUNICATO STAMPA 

L’IGNORANZA, LA MANIPOLAZIONE COMUNICATIVA E LA SPECULAZIONE POLITICA CHE ALIMENTANO ODIO, VIOLENZA, CONFLITTO SOCIALE E GUERRA TRA POVERI, UMILIANO L’ITALIA E GLI ITALIANI. AIUTACI A COMBATTERLI.

LEGGI ANCHE:

Cinque luoghi comuni sotto forma di domanda e relative risposte.

1. L’Italia è “invasa” da immigrati e rifugiati?

No. Il numero complessivo di immigrati in Italia è perfettamente in linea con la media europea. Gli immigrati sono circa l’8% della popolazione totale e producono il 12% del PIL nazionale contribuendo in maniera fondamentale, tra l’altro, alla sostenibilità del sistema pensionistico italiano. La percentuale di rifugiati in Italia, rispetto al totale della popolazione (0,1%), è nettamente inferiore a quella di Svezia (0,9%), Germania (0,7%), Austria (0,6%), Olanda (0,4%), Francia (0,3%), Gran Bretagna (0,2%).

2. I Comuni tolgono soldi agli italiani per darli ai rifugiati?

No. I fondi per i rifugiati e i richiedenti asilo sono stanziati dall’Unione Europea e dal Ministero dell’Interno. I progetti di accoglienza sono a costo zero per i Comuni.

3. I rifugiati ricevono 35 Euro al giorno?

No. I rifugiati ricevono circa 2,5 Euro al giorno per le proprie spese personali. Il resto dei fondi serve per pagare i servizi, le lavoratrici e i lavoratori (quasi sempre italiani) che rendono possibili i percorsi di accoglienza e integrazione.

4. I rifugiati potrebbero stare o tornare “a casa loro”?

No. Rifugiati e richiedenti asilo fuggono da guerre e persecuzioni che mettono a repentaglio la loro vita. Spesso sono vittime di tortura. L’Italia è uno dei 140 Stati che hanno aderito alla Convenzione di Ginevra del 1951, la quale sancisce il diritto all’asilo.

Per questo motivo l’Italia, come gli altri paesi firmatari, ha l’obbligo di accogliere e proteggere le persone che dimostrano di avere fondati motivi per temere una persecuzione nel proprio paese d’origine o di residenza.

5. I rifugiati hanno solo diritti e nessun dovere?

No. Rifugiati e richiedenti asilo sono inseriti in un rigido sistema di regole che li obbliga a frequentare corsi d’italiano, a effettuare controlli sanitari, ad attivarsi per la ricerca di lavoro e a vivere, per un periodo limitato di tempo, in appartamenti o strutture alternative, sotto il quotidiano controllo degli enti gestori.

(Scarica il pdf) IL RAZZISMO UMILIA L’ITALIA, L’IGNORANZA ANCHE. AIUTACI A COMBATTERLI ENTRAMBI

Share This